Un Albero per il Futuro

"Un albero per il futuro" è un progetto nazionale di educazione ambientale rivolto alle scuole sull'importanza degli alberi, della biodiversità e della conservazione. È promosso dal Ministero della Transizione Ecologica e dai Carabinieri della Biodiversità. Il progetto incoraggia tutti a piantare un albero per creare una foresta nazionale di specie autoctone. Una mappa digitale sul sito web del progetto identifica i luoghi in cui sono stati piantati gli alberi, insieme a informazioni sul numero di alberi, sui partecipanti e sulla CO2 immagazzinata dagli alberi.

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Un Albero per il Futuro

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Italia

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* SUGGERIMENTO*

'La maggior parte delle scuole potrà trovare spazio per piantare almeno un piccolo albero nel proprio parco. Scegliete una specie autoctona, ma verificate se è adatta al vostro terreno e al vostro clima e quanto crescerà una volta matura!".

Come si collega il progetto al cambiamento climatico ed alla biodiversità?

Gli alberi sono molto importanti per quanto riguarda il cambiamento climatico, in quanto assorbono e immagazzinano CO2, uno dei principali "gas serra". Gli alberi forniscono anche preziosi habitat per la fauna selvatica e offrono ombra, riparo e riducono i rischi di alluvione. Questo progetto è legato ai cambiamenti climatici e alla sostenibilità perché mira ad aumentare l'area verde e il conseguente risparmio di anidride carbonica.

Chi è coinvolto?

Il progetto è rivolto alle scuole primarie e secondarie di primo grado e i Carabinieri della Biodiversità offrono supporto a insegnanti e alunni nella gestione del progetto.

Come sono coinvolti i partecipanti?

La durata complessiva del progetto è di tre anni, con l'obiettivo di raggiungere la fine dell'anno scolastico. Le scuole si candidano online per aderire al progetto e promettono di prendersi cura delle piantine di alberi. Sul sito web possono scegliere tra una serie di specie autoctone e vengono forniti dettagli su come prendersene cura.

Ogni anno sono previsti almeno due incontri in classe e una visita della classe a un centro di scoperta dei Carabinieri della Biodiversità. Durante gli incontri in classe, il personale dei Carabinieri Forestali permetterà agli studenti di conoscere le caratteristiche degli ambienti circostanti e di incoraggiare i ragazzi a fare attivamente qualcosa per migliorare la qualità ambientale, anche in quelle aree che non sono "verdi".

Gli studenti potranno controllare i progressi su una mappa digitale che identificherà i luoghi in cui sono stati piantati gli alberi. Al termine dei tre anni, la mappa sarà il risultato concreto dell'impegno degli studenti e dei Carabinieri della Biodiversità per l'aumento della superficie verde e il conseguente risparmio di anidride carbonica. Sarà possibile confrontare le curve di crescita delle piante con i dati relativi allo stoccaggio di CO2.

Passi chiave:

Il progetto coinvolge gli studenti nelle seguenti fasi chiave nel corso dei tre anni. Potreste piantare un albero nella vostra scuola in modo che gli studenti possano vederlo crescere con loro!

1. Gli alunni scoprono gli habitat naturali più vicini alla scuola e le specie animali e vegetali che li abitano.

2. Lo staff del progetto aiuta a individuare le aree in cui l'ambiente sembra avere più bisogno di cure, anche all'interno del perimetro scolastico

3. Le scuole scelgono le specie vegetali più adatte a quell'area, le piantano e se ne prendono cura.

4. Il progetto ricerca particolari specie locali che rischiano di scomparire, per favorirne la sopravvivenza e il ripristino.

5. Gli alunni imparano a conoscere i vantaggi per l'ambiente derivanti dalla piantumazione di un maggior numero di specie arboree: più alberi piantiamo, maggiore sarà il risparmio di CO2. Un grafico online aiuta a visualizzare i benefici della piantumazione di alberi durante il progetto, mostrando il risparmio di anidride carbonica e i benefici per l'ambiente.

6. Le scuole condividono la posizione delle piante su una mappa digitale per contribuire a creare una "foresta" diffusa da nord a sud del Paese. Un patrimonio verde di ossigeno e riduzione dell'inquinamento!